Stanley Kubrick

Regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, montatore,
scenografo, creatore di effetti speciali, scrittore, fotografo e produttore.
Di chi stiamo parlando?
Ovvio, di Stanley Kubrick.

Su di lui e i suoi film, si è scritto moltissimo, ma pochi sanno che la sua carriera iniziò come fotoreporter. Stanley Kubrick è considerato uno dei più grandi e geniali cineasti della storia del cinema: ha diretto tredici lungometraggi ed è stato candidato per ben tredici volte al Premio Oscar, vincendolo solo nel 1969 per gli effetti speciali di 2001: Odissea nello spazio. Nel 1997 gli è stato assegnato il Leone d’oro alla carriera al Festival del Cinema di Venezia.
Uno dei pochi ad aver spaziato tra i vari generi cinematografici:

  • noir con Il bacio dell’assassino, guerra con Paura e desiderio,
  • Orizzonti di gloria e Full Metal Jacket,
  • thriller con Rapina a mano armata,
  • peplum con Spartacus,
  • commedia nera con Lolita,
  • satira politica con Il Dottor Stranamore,
  • fantascienza con 2001: Odissea nello spazio e Arancia meccanica,
  • storico con Barry Lyndon,
  • horror con Shining,
  • ed infine il dramma psicologico con Eyes Wide Shut.

La carriera di Kubrick (a soli 17 anni) è iniziata con uno scatto ad un edicolante rattristato dalla notizia della morte del presidente Roosevelt, che Kubrick vende alla rivista Look. La redazione decide di assumerlo come apprendista fotografo, ed è ancora oggi il più giovane fotografo della storia del magazine. Con lo stipendio da fotografo inizia gli studi all’ Accademia di arte cinematografica di New York. Dopo aver girato il cortometraggio sul pugile Walter Cartier, intitolato Day of the Fight, Stanley abbandona la fotografia per dedicarsi esclusivamente al cinema. Chi conosce il suo cinema sa quanto questo sia perfetto, quanto ogni fotogramma sia curato nel minimo dettaglio, Kubrick non ha mai perso l’occhio del fotografo.

«C’è un aforisma assai noto che dice che quando un regista muore diventa un fotografo. E’ un’osservazione acuta, ma un po’ superficiale e di solito proviene da quel tipo di critici che si lamentano perché un film ha una fotografia troppo bella. Ad ogni modo ho iniziato come fotografo. Ho lavorato per la rivista Look dai diciassette ai ventuno anni». Stanley Kubrick
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